Lui & Lei
Poliamore 3
di iltiralatte
21.08.2023 |
2.268 |
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"Ma, se posso chiedere, cosa sono quelle lacrime? Oggi è un giorno di festa! Emma ha partorito il suo primo bambino nella Comune..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale. Subito fuori dalla stanza vidi che Aurora non si era poi allontanata di molto.
-Può indicarmi una sala per l’attesa? (domandai)
-Certamente, seguimi. Ma, se posso chiedere, cosa sono quelle lacrime? Oggi è un giorno di festa! Emma ha partorito il suo primo bambino nella Comune.
Mi sedetti ed accettai con gratitudine il bicchiere d’acqua che mi veniva offerto.
-Non mi hai ancora risposto. (constatò) Eppure Emma ti ha tanto decantato che si è scordata di definirti musone.
-Vorrei vedere lei al mio posto. (sussurrai) Avevo una bella donna, intelligente vivace, innamorata di me … ed ha appena partorito il figlio di un altro.
-Ma in tutto questo tempo non hai avuto occasione di spiegarti con Emma, di confrontarti con lei?
-Solo la prima volta al ritorno da Berlino, (commentai tristemente) quando mi ha comunicato di avermi tradito e di essere stata ingravidata da un altro uomo.
-Peccato avresti dovuto approfondire …
-Ecco finalmente il marito legale della moglie n°4. Piacere Elio!
Guardai quell’uomo rubicondo sopraggiunto che mi stava porgendo la mano- Pur controvoglia gliela strinsi.
-Ho tanto chiesto ad Emma di poterla incontrare ma sempre senza risultati.
-Già, chissà perché? (sarcastico)
-Ha già visto Emma? Se si mi segua in soggiorno: davanti ad un buon cognac faremo due chiacchiere tra uomini.
Avrei avuto voglia di torcergli il collo, ma ero in casa sua ed era il padre del bambino di Emma,controvoglia lo seguii.
-Aurora, vai a chiamare le tue sorelle, non trovi sia giusto fargliele conoscere?
Io lo guardai con aria stralunata: questo voleva presentarmi le sue amanti, come se a me ne importasse qualche cosa.
-Da tanto volevo conoscerti (era passato direttamente al tu, ma cosa stava succedendo?) Non ti sei mai fatto vivo eppure avevo chiaramente detto ad Emma di portarti qui.
Ero sempre più stranito.
-Intanto che aspettiamo le donne, hai qualche domanda da pormi?
-Qualche domanda? (esplosi) Qualche domanda? No nessuna, solo vorrei poter torcere quel tuo collo.
Mi guardò stupito con aria fortemente interrogativa
-Avevo una donna, (continuai) una donna bella, vivace, intelligente, innamorata di me che era tutta la mia vita. Tu me l’hai portata via me l’hai imbrogliata, me la hai rubata la hai scopata riportandomela incinta 10 giorni dopo ed ora da me ti attendi solo qualche domanda?
Mi alzai con aria minacciosa ma in quel momento rifece la sua comparsa Aurora, accompagnata da altre due donne.
Elio era rimasto calmissimo.
-Siedi per favore e lascia che ti presenti le nostre mogli. Aurora già la conosci, alla sua destra Ginevra ed alla sinistra Martina.
Le ragazze fecero ciao colla manina e si accomodarono accanto a lui a destra ed a sinistra. Martina scelse di accoccolarsi di fianco a me.
-Nostre? Cosa intendi dire con nostre? Io UNA donna avevo ed ora, per tua colpa non la ho più.
-Ma possibile che in questi 9 mesi Emma non ti abbia detto nulla? Eppure so che veniva regolarmente a trovarti.
-E cosa doveva dirmi? Quanto sei bravo a scopare? Questo già lo ha fatto la prima volta. Dopo neppure ho più voluto vederla: troppo male mi faceva al cuore vederla incinta di te!
-Capisco, sei stato preso da una crisi di gelosia, neppure tu fossi il padrone di Emma,
-NON IL PADRONE, IL MARITO (urlai)
-Adesso calmati e stammi a sentire. Si. È vero, io ho impregnato Emma ma diciamo che è stato un incidente. Ignoravo che quello fosse il suo periodo fertile e che lei fosse così immediatamente ricettiva,
-La ho portata con me a Berlino e la ho scopata, come diritto di tutti i dirigenti che si portano le segretarie al seguito!
-Ti fossi limitato a quello l’avrei anche perdonata. Avrei lasciato correre, anzi, avrei addirittura accettato che tu ne facessi una tua amante fissa. Magari l’avresti ugualmente ingravidata ed io l’avrei sempre perdonata senza protestare accettando il bambino come mio. Ma perché hai voluto portarmela via? Perché sottrarla anche al suo bambino che già aveva?
-Sempre impaziente: non mi lasci mai concludere. (sorrise lui).
-Fin da prima di quella prima copula, dalle parole che lei diceva nel tentativo di sottrarsi, ho capito che tu avresti potuto fare al caso mio. Poi la ho chiavata ed ho capito che anche lei sarebbe stata perfetta per me.
-Per questo motivo ho continuato a ciularla per tutti i 7 giorni, non volevo rischiare di perderla.
Io lo ascoltavo, qualche sua parola stava cominciando ad entrarmi in testa.
- È rimasta incinta, d’accordo, ma la cosa non aveva molta importanza.
A quelle parole gli occhi mi schizzarono dalle orbite.
-Io la ho introdotta nel cerchio chiuso delle mogli e ne ho fatto la nostra quarta moglie.
A quelle parole le ragazze sorrisero ammiccando tra loro.
Tu sei il marito n°2, il mio alter ego. Ogni uomo è in grado di soddisfare almeno 3 donne. Per questo ti aspettavo, ma tu, tetragono, nulla! Emma era sempre tristissima e, per consolarla, ho dovuto praticamente scoparla e poi scoparla e poi scoparla ancora ogni giorno, trascurando le altre. È un miracolo che non mi abbiamo lasciato.
Intervenne Aurora:- Elio. Tutte e tre abbiamo compreso il momento di difficoltà. Sappiamo che hai dovuto spremerti per aiutare la nuova sorella (Emma) e mai ti avremmo abbandonato in questa circostanza, noi vi vogliamo molto bene, tutte e quattro. Siamo certe che, ora che anche Flavio entrerà a far parte della famiglia tu, marito n°1, potrai finalmente dedicarti anche ad ampliare il nostro gruppo. Sappiamo del 3 numero magico ma siamo convinte che anche un 4 potrebbe funzionare bene con due maschi a disposizione. Quindi siamo a metà strada e come marito n°1 tocca a te ampliare il nostro numero di mogli.
-Un momento! (la interruppi) Non capisco: lui sarebbe il pascià ma voi quelle che gli danno ordini?
-Certo! (rispose Elio) La società sta velocemente declinando verso una società tutta matriarcale ed in questa collettività le donne hanno potestà sui maschi che, se non impareranno ad obbedirle ed a soddisfarle si troveranno in gruppo a guardarsi negli occhi … e non aggiungo altre volgarità. Ogni possibilità riproduttiva sarà loro preclusa e la mano amica non sarà sufficiente neppure per consolarli.
-Solo i maschi che saranno entrati a far parte di una Comune come la nostra avranno le loro possibilità. Qui le donne sono assolutamente libere, potrebbero se volessero farsi scopare da un intero stadio di maschi. Solo il reciproco affetto ed il senso di appartenenza al gruppo le trattengono qui, dove hanno un unico obbligo: accoppiarsi con qualunque dei loro mariti ne faccia richiesta con l’impegno di non lasciarsi toccare da chi è estraneo al nostro gruppo. Una specie di matrimonio multiplo capisci?.
-Comprendi perché ho detto che il fatto che Emma fosse rimasta incinta non aveva poi molta importanza; visto che lei ha accettato di far parte della Comune?
Noi maschietti invece abbiamo il compito di tener ben sazie dal punto di vista sessuale le nostre femmine: si dice che un uomo basti per 3 di loro ma le nostre donne sono convinte che 4 sia il numero magico.
-Allora sei dei nostri? (si intromise Aurora)
-Non saprei, io ho già una padrona, casualmente vostra sorella. Concedetemi di implorare il suo perdono, sono stato stupido e supponente.
-Non ti mollo (rispose Aurora), già conosco la risposta anche se tu vuoi sentirla con le tue orecchie. Poi ti porterò in camera mia: voglio essere la prima a godermi il nuovo marito n°2 della Comune.
Fine
Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno la chiederà.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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